Malva sylvestris
Il nome deriva dal latino malva ed ha il significato di molle, cioè capace di ammorbidire.
Viene usata in erboristeria: i principi attivi si trovano nei fiori (Malvae flos) e nelle foglie (Malvae folia F.U.XI) che sono ricchi di mucillaggini, usati per le loro proprietà emollienti e bechiche, nelle forme catarrali delle prime vie bronchiali. La pianta trova largo uso come emolliente e calmante delle infiammazioni delle mucose, oftalmica.
La malva può essere assunta sotto forma di verdura contro la stipsi, infuso per idratare e ammorbidire l’intestino, e per regolarne le funzioni grazie alla sua azione lassativa, dovuta alle proprietà delle mucillaggini di rigonfiare l’intestino, stimolandone la contrazione e quindi agevolandone lo svuotamento; l’azione sicura e dolce la rende ideale per anziani e bambini. In Cucina si usano i germogli, i fiori freschi o le foglioline.
Va preparata macerando foglie e fiori a freddo (riposo di una notte) e riscaldando leggermente per curare tossi, bronchiti, da sorseggiare più volte al giorno; consigliabile dolcificare con miele. Il cataplasma per uso esterno utilissimo per infiammazioni alla bocca e alle gengive.