Chi è Santa Ildegarda di Bingen?

Principali piante utilizzate da Santa Ildegarda
GALANGA “E chi ha mal di schiena o dolore ad un fianco a causa di umori malvagi, faccia bollire la galanga nel vino e lo beva spesso caldo e il dolore scomparirà”.

PREZZEMOLO ” ma quando si ha mal di pancia, si prenda del prezzemolo e due volte tante finocchio e tanta saponaria quanta il prezzemolo e con queste si prepari un intingolo di burro o grasso animale e così cotto se ne mangi spesso. (…) e chi soffre di calcoli, prenda il prezzemolo e aggiunga un terzo di sassifraga, li cuocia nel vino, li setacci con un panno e lo beva in un bagno di sudore”
NASTURZIO “e chi non riesce a digerire dei cibi, faccia cuocere al vapore l’ortica in una ciotola perché la sua forza ha origine dall’acqua e quindi ne mangi e ne trarrà giovamento.”
POLMONARIA “Ma un uomo, i cui polmoni si sono gonfiati, in modo tale da farlo tossire e respirare solo con la bocca, può cuocere l’erba polmonaria nel vino e ne beva sobriamente finché sarà guarito”
ACHILLEA “quando si viene colpiti, si pulisca la ferita con il vino e si faccia bollire un buon quantitativo di achillea nell’acqua per poi metterla in un panno e adagiarla calda sulla ferita. Così si toglierà il marciume e l’ulcera e la ferita guarirà”.
SALVIA “Quando si ha un eccesso di muco, o un alito cattivo, si faccia bollire la salvia nel vino e si filtri con un panno, poi si beva spesso e gli umori mucosi diminuiranno. Chi ha la gotta faccia lo stesso con l’acqua al posto del vino”
GINEPRO “Il ginepro è più caldo che freddo e indica l’eccesso. Si prendano le bacche e si cuociano nell’acqua, poi si filtri in un panno e con del miele, un po’ di aceto e liquirizia e un poco di zenzero. Lo si prenda dopo i pasti, regolarmente e moderazione e esso beneficerà polmoni, fegato e petto”
MALVA “ma nessuno la mangi cruda, perché cruda è un veleno, perché è mucosa e ha succhi grassi e nocivi che si sprigionano nell’uomo. Ma per coloro che soffrono allo stomaco, può essere assunta cotta e fresca, soprattutto all’inizio cosicché il malato ne faccia una poltiglia con l’aggiunta di grasso e ne mangi quel tanto che è digeribile”
CONSOLIDA “quando un arto umano è esposto, ferito e ulcerato, e si mangia la consolida e improvvisamente ne esce il muco nocivo e le ulcere guariscono sulla superficie della pelle e non penetrano nella carne”
ORTICA “quando i suoi germogli vengono cotti sono una buona verdura per gli uomini, perché aiutano lo stomaco e fanno espellere il muco”.
ASSENZIO “e quando l’assenzio viene cotto e preso in poltiglia, guarisce l’intestino malato e scalda lo stomaco malato. ma se lo si prende e poi si sentono dolori, meglio consumarlo con la carne o con un grasso o in polvere con altre spezie. In tal modo gli umori cattivi si liberano dai cibi e dalle bevande precedentemente mangiati e vengono espulsi.”
ROSA CANINA “chi soffre nei polmoni, sprema frutti e foglie di rosa canina e metta tale succo nel miele e lo cuocia insieme. Tolga frequentemente la schiuma che si forma e e lo passi attraverso un panno in modo da farne una bevanda chiara. Ne beva spesso e rimuoverà la putrefazione dai polmoni, li purificherà e li guarirà.(…) ma chi è sano e ha solo lo stomaco debole, prenda il succo di bacche di rosa canina e ne gioverà”.
SAPONARIA “e quando qualcuno è smorzato nel petto (cioè: malattie alle vie respiratorie, nei bronchi e nei polmoni), sprema della saponaria nel vino perché essa espelle i succhi cattivi dai polmoni”
VIOLA “Prendete le viole, spremetene il succo e lasciate in infusione nell’olio di oliva. Fate un unguento con il grasso del maiale e quando si ha mal di testa lo si spalmi sulla fronte. Anche chi soffre di malinconia e perdita di senso prenda il succo di viola e lo faccia cuocere nel vino, filtri con un panno e aggiunga galanga e liquirizia e beva e si senta felice”
ISSOPO “Nel cibo rende il fegato vitale e pulisce i polmoni. Aiuta anche chi soffre di tosse o di dolori al fegato, sempre preso con carne o un grasso e farà stare meglio”
PIANTAGGINE “e quando un insetto o un ragno disturba o punge un uomo, si metta del succo di piantaggine sulla puntura e se ne trarrà presto giovamento”
CELIDONIA “ma chi mangia o beve o tocca qualcosa di impuro e il corpo gli si gonfia, allora prenda del vecchio grasso e faccia una pomata con la celidonia e la sprema e si unga, così da esserne guarito”